Su "Le chiese parrocchiali della Diocesi di Bologna", si legge: "S.Camillo de Lellis, in luogo detto il Salarolo spettante alli Signori Monesi". E' questa la chiesetta che oggi appare semidiroccata, col tetto a due acque crollato. Si conserva integra invece la facciata rivolta ad est, sormontata da un timpano poggiante su due false colonne che la delimitano. Un'ampia nicchia si apre sopra il portale, ma non è dato sapere quale immagine vi fosse posta. Sul tetto c'è ancora una croce greca a otto punte in ferro battuto. All' interno, pur coperto dalle macerie che vi si sono abbattute, si indovina ancora l'altare dietro il quale era in origine un grande quadro di S. Camillo che sembra sia più tardi stato sostituito da una tela della Madonna. Sulle pareti, laddove l'intonaco non si è staccato, sono ancora visibili decorazioni floreali. Un piccolo locale adibito a sacrestia si intravede al di là di un'elegante grata in legno che si apre sulla parete meridionale della chiesetta. Anche qui, come in altre realtà agricole consimili, era consuetudine della proprietà radunare tutti coloro che abitavano e lavoravano nella tenuta per la pratica di solenni funzioni nelle date stabilite. |